Chiamati alla perfezione
Da Camparmò
Gesù ce ne parla indicandoci di essere perfetti come è perfetto il Padre nostro celeste (cf. Mt 5,48). Subito, sorge in noi la domanda come questo sia possibile. Come è possibile essere perfetti come Dio? Sperimentiamo continuamente i nostri limiti, le nostre carenze, i nostri sbagli…
Innanzitutto dobbiamo dire che la vita nuova che ci è stata data è nello Spirito Santo: «L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato» (Rm 5,5b), e lo Spirito Santo è principio di perfezione in noi. La perfezione consiste soprattutto nella carità che è il vincolo di perfezione (cf. Col 3,14): essa ci perfeziona in quanto lega tutte le virtù in perfetta unità e armonia.
Ma quale via dobbiamo percorrere nell’amore? Quale orientamento, quale modello ci sta davanti?
Unico è il Modello, unico è il Maestro, unico è il Cammino, di Colui che ha detto: «Io sono la via, la verità e la vita» (Gv 14,6): Gesù di Nazaret, nostro Salvatore, costituito da Dio Signore di tutte le cose.
Ecco allora alcune indicazioni pratiche che ci possono aiutare sulla via della perfezione:
– abbracciare con cuore generoso e fedele la chiamata che il Signore ci ha fatto;
– non lasciare mai la preghiera quotidiana;
– rimanere uniti ai fratelli nella fede tessendo relazioni sincere di amicizia nel Signore;
– ringraziare per ogni cosa sapendo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio;
– rimanere aperti al dare, al condividere sia le cose materiali che quelle spirituali;
– rialzarsi subito quando si cade facendosi aiutare dai fratelli;
– acquisire l’abitudine ad aprire il cuore senza mantenere riserve, zone oscure, che alimentano l’ipocrisia;
– perseverare nel bene, senza mai scoraggiarsi.
Buon cammino.
p. Sandro Bocchin
Articolo tratto dalla rivista periodica della Koinonia “il KeKaKò”