I doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili

Plasmato dal Signore per la sua opera gloriosa

Un giorno stavo viaggiando in aereo e, guardando fuori dal finestrino per ammirare le montagne maestose che stavamo sorvolando, mi venne in mente questa domanda: “Dove sarei adesso, se non fossi entrato in comunità?”.

Avendo incontrato Gesù prima di conoscere la Koinonia, avevo frequentato molte comunità che mi avevano ciascuna colpito per vari aspetti. Alcune mi attiravano per la loro forza evangelizzatrice (Ke), altre erano molto carismatiche (Ka), altre infine ponevano un forte accento sulla fratellanza (Ko). Ripensando però a queste comunità e alle loro rispettive qualità, mi resi conto che stavo vivendo in una comunità che ha saputo riunire queste tre qualità nel progetto KeKaKo, proponendo una spiritualità unica. All’interno della Koinonia evangelizzo nella potenza dello Spirito Santo per formare una comunità di amici.

Tutti noi dobbiamo un giorno confrontarci con la domanda: “Perché sono in comunità?”.

Mi ricordo benissimo il giorno in cui il Signore mi ha chiamato a seguirlo nella Koinonia: era il 2 agosto 1994, mentre partecipavo alla scuola internazionale di evangelizzazione a Roma. Mentre stavo facendo la mia preghiera personale, il Signore mi parlò con chiarezza toccando il mio cuore: “Devi rinunciare a te stesso e seguirmi nella Koinonia Giovanni Battista”.

La chiamata è un dono del Signore al quale dobbiamo corrispondere con la nostra adesione al suo progetto.

Ringrazio il Signore per i fratelli che mi hanno accolto a Camparmò il 24 gennaio 1995 e mi hanno dato la possibilità di sperimentare l’amicizia.

Ringrazio la comunità che attraverso gli impegni temporanei e perpetui mi ha permesso di ufficializzare la mia risposta, e ringrazio il Signore Gesù che mi ha sostenuto in tutti questi anni, aiutandomi a rinnovare ogni giorno il mio sì.

Oggi ho una certezza: la Koinonia è la famiglia nella quale il Signore mi ha chiamato e legato nell’amicizia con tanti fratelli; il Signore mi ha scelto e voluto, per essere amato e nutrito da p. Ricardo e dai pastori, al fine di essere usato e plasmato dal Signore per la sua opera gloriosa.

La Koinonia è la comunità dove ho imparato a evangelizzare e dove il Signore mi usa insieme ai miei fratelli per portare la salvezza e la guarigione a molti. Mi sento privilegiato di essere stato chiamato nella Koinonia, perché “i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili” (Rm 11,29).

Olivier Bagnoud

Articolo tratto dalla rivista periodica della Koinonia “il KeKaKò”