Io non posso lottare contro Dio

Dall’Irlanda la testimonianza di Claire O’Connor

Christine Sawey: Come hai conosciuto David?
Claire O’Connor: Abbiamo frequentato la Queens University di Belfast negli anni ‘70. Un fine settimana ero stata invitata ad andare a una festa, ma rifiutai perché avevo dei compiti di matematica da fare. La persona che mi aveva invitato mi disse: “Ma se trovo qualcuno che ti faccia i compiti, andrai? E ho detto “Sì, certo!”. La persona che mi ha aiutato era David. Ci siamo sposati tre anni dopo.

Christine: La Koinonia quando l’hai incontrata?
Claire: Ho incontrato la Koinonia quando sono andata al corso Filippo. David era stato invitato da p. John Murray in Italia per la tappa estiva della Scuola internazionale nel 1996 e quando tornò era molto strano, totalmente diverso. Non condivideva molto su quello che aveva vissuto. Ricordo di aver pensato tra me e me: “Cosa sta accadendo? Non parla. Penso che gli sia successo qualcosa di serio”. Ricordo di aver immaginato: “Ha una relazione? Non credo”. E allora? Deve essere qualcosa che ha a che fare con Dio e io non posso lottare contro Dio».

Christine: Che cosa è accaduto per sbloccare la situazione?
Claire: Un giorno David mi chiese di accompagnarlo a un corso Filippo e lì ho avuto un’esperienza incredibile molto forte del Signore. La mia vita in realtà stava precipitando. La situazione matrimoniale era molto pesante. La nostra unione era a rischio. Mi sono rivolta a Lui. Ero arrabbiata. Ho gridato. Poi ho vissuto un’incredibile sensazione di pace. Mi rendevo conto che mi era successo qualcosa di veramente speciale e che la mia vita non sarebbe stata più la stessa. Ero consapevole che avevo davvero avuto un’esperienza di Gesù.

Christine: Cosa ti ha attratto alla Koinonia?
Claire: Le relazioni di amicizia. Il modo in cui sei accolto. Con il passare degli anni ho conosciuto tante, tantissime persone. Sono veri amici e posso andare a casa di chiunque ed anche chiacchierare con loro. Sei accettato per quello che sei e questo è il modo in cui Dio vuole che sia.

Christine: Claire, come vivi la tua chiamata nella comunità?
Claire: Sperimento soprattutto che Lui ha dei programmi per ognuno di noi, sia individualmente che comunitariamente. E so che ciò che devo fare è dargli il mio “sì”, per qualsiasi cosa abbia preparato per noi, sia come persone singole che come comunità. Mi fido ciecamente di Lui. In modo particolare per quello che sta accadendo in Koinonia: nuove case di preghiera in posti in cui non avremmo mai pensato che saremmo andati.

Christine: Ad esempio?

Claire: Essere coinvolti nel portare un gruppo di 120 giovani di estrazione sia cattolica che protestante al Summer Madness, un festival cristiano annuale, che attira oltre 2500 giovani. Essere anche attivi nella parrocchia. Quando ti viene chiesto di fare qualcosa nella parrocchia, ci vai e fai: sarà il Signore a dirigere i nostri passi.

Christine: Che tipo di attività svolgi nella tua parrocchia?
Claire: Anni fa, alcuni parrocchiani ci hanno chiesto di creare un gruppo di preghiera. Ci ritroviamo quindi ogni settimana per questo impegno che sta dando molte benedizioni e che ha aperto non poche porte favorevoli. Per esempio: ora abbiamo una casa di preghiera per la parrocchia. Abbiamo anche organizzato un laboratorio di lode, serate con preghiera di guarigione e un corso Filippo. La parrocchia ha accolto tutti con grande gioia.

Christine: Un ricordo?
Claire: Il laboratorio di lode è stato davvero meraviglioso. C’è stata un’enorme affluenza di persone; molti anziani, ma anche tantissimi giovani. Gli anziani adorano quest’iniziativa. Hanno detto che è stata una boccata d’aria fresca. È stato davvero così edificante vedere cantare tutti quei giovani che avevano passato l’intera giornata ad imparare i canti.

Christine: Qual è la tua perla preziosa che vorresti condividere con gli altri?
Claire: Essere coinvolti insieme in Koinonia significa conoscere chi sei e dove sei con il Signore. Sapere che Lui è l’unica persona di cui fidarsi e che il piano che ha per noi è migliore. Tutto ciò che dobbiamo fare è essere fedeli, tenere le nostre mani verso di lui e dargli tutto ciò che abbiamo, sapendo che ciò che facciamo è per Lui e non per noi stessi.

Christine: Ora che sei una sessantenne, senti di avere di più da dare alla Koinonia?
Claire: L’unico modo in cui posso vivere pienamente la mia chiamata cristiana come donna è quando posso dare, condividere la mia testimonianza. Ad esempio, quando ho vissuto il terrore e l’angoscia della preoccupazione per i miei figli al tempo dei conflitti a Belfast: sparatorie, case in fiamme e tutto il resto, ero sempre preoccupata per i miei ragazzi, ma quando ho fatto davvero un’esperienza di Gesù sapevo che tutto ciò che dovevo fare era riconsegnare i miei figli al Signore, perché si sarebbe preso cura di loro molto meglio di me. E ora, allo stesso modo, posso aiutare non solo i miei figli, ma anche gli altri giovani che vengono in Koinonia attraverso Summer Madness, indirizzandoli sulla via del Signore e affidandoli alla sua guida.

Christine: Allora, non è il momento di andare in pensione…
Claire: Assolutamente no. Mi ritirerò quando avrò i piedi sotto terra!

Christine Sawey

Chi èClaire è la moglie di David O’Connor, coordinatore della Realtà d’Irlanda. Claire e David sono felicemente sposati da 45 anni e lei è madre orgogliosa di 4 figli, due maschi e due femmine e nonna di 9 nipoti. È stata professoressa di matematica nelle scuole integrate dell’Irlanda del Nord. Una scuola integrata è un istituto in cui le famiglie di entrambe le tradizioni cattoliche e protestanti decidono di educare i propri figli insieme, piuttosto che in scuole distinte, come di norma avviene in tutta l’Irlanda del Nord. È nella Koinonia dal 2001.

Articolo tratto dalla rivista periodica della Koinonia “il KeKaKò”