Non avrei mai pensato che un giorno avrei studiato filosofia

La testimonianza di uno studente consacrato

Mi chiamo Michal, sono studente alla Pontificia Università Urbaniana, nella facoltà di filosofia. Se qualcuno mi avesse chiesto qualche anno fa che cosa pensavo della filosofia, avrei detto che non era per me. Ritenevo che in filosofia si parlasse di cose senza senso e di nessuna importanza per la vita. Avevo molti pregiudizi verso questa disciplina. La maggioranza delle persone ha un’immagine della filosofi a come di uno studio che allontana da Dio, perché corrompe la fede.
Non avrei mai pensato che un giorno invece avrei studiato proprio filosofia. I miei interessi erano più orientati verso la matematica, l’informatica, la fisica, insomma materie tecniche. Vivendo in comunità tuttavia pian piano questi pre-giudizi scomparivano e al loro posto mi si apriva uno scenario nuovo. In particolare, vivendo a Cogollo con il nostro fondatore p. Ricardo Argañaraz, il suo amore per la filosofia mi ha conquistato. P. Ricardo ci parlava di filosofia durante il pranzo, dei grandi maestri del passato come Aristotele, S. Agostino, S. Tommaso. Ci leggeva brani di filosofia. Tutto questo ha fatto nascere in me il desiderio di avvicinarmi a questa grande sconosciuta.
Così dopo la formazione kerigmatica arrivò per me il momento di iniziare l’avventura filosofica.
Nella profezia di Camparmò è scritto che il Signore vuole plasmarci e usarci per la sua opera gloriosa. Prima di essere usati, bisogna lasciarsi plasmare, formare a tutti i livelli. Allora ho accolto di salire sull’onda della formazione. Sono venuto a Roma agli inizi di ottobre dello scorso anno dove mi aspettava una cara, gioiosa comunità di studenti.
Ho sperimentato una grande accoglienza e un clima molto famigliare. Siamo un bel numero, 19 persone, che studiano in diverse università. È un corpo che si deve organizzare perché tutto funzioni bene: le partenze al mattino, i servizi come la cucina, la lavanderia, stireria, naturalmente lo studio. Ognuno ha un ruolo preciso.
È un vantaggio poter studiare in comunità, si è più motivati ed incoraggiati. Quando vedi che il tuo fratello si impegna allora in qualche modo si è spinti a impegnarsi un po’ tutti. Se non è chiaro qualche concetto si può chiedere a un fratello qualche spiegazione in più. Insomma, è un grande dono poter studiare insieme perché lo zelo di uno si trasmette anche agli altri. La struttura dell’Urbaniana poi è molto bella, con giardini curati, un bel panorama su Roma, aule spaziose e luminose.
Mi ha colpito la competenza dei professori, tutti ben preparati. C’è in loro il desiderio di trasmettere nel modo migliore la materia che insegnano. Un altro aspetto positivo nello studio alle università pontificie è il fatto che si conoscono molte persone, di altri ordini o congregazioni, venendo a conoscenza delle loro esperienze di vita.
Devo dire che dopo un anno di filosofia ne ho già visto i frutti. In quest’ Università si ha cura che la formazione sia di orientamento tomista, anche se aperta a tutte le altre correnti filosofiche. Proprio la conoscenza del pensiero di Tommaso, in particolare le sue cinque vie sull’esistenza di Dio, mi hanno fortificato nella fede. La filosofia mi sta aiutando a conoscere di più Dio, gli altri e me stesso. Ringrazio la mia comunità per il grande privilegio di poter studiare la filosofia, non più sconosciuta, ma compagna di vita.

Michal Sekac

Articolo tratto dalla rivista periodica della Koinonia “il KeKaKò”