Seguiamo i Padri della Chiesa – Padre Ricardo Argañaraz

Essi mi accompagnano nel mio cammino

Cristo è risorto!

Carissimo, carissima,
sono passati ormai i 50 giorni che precedono la Pentecoste, dopo la celebrazione della Resurrezione del Signore Gesù e della Sua Ascensione. Ti invito, insieme a me, a dire dal profondo del cuore: “Grazie Padre, perché hai potentemente risuscitato il Tuo Figlio Gesù e non hai permesso che Lui vedesse la corruzione del Sepolcro, ma lo hai esaltato risuscitandolo dalla morte con la potenza dello Spirito Santo e accogliendolo alla Tua destra attraverso la Sua Ascensione, grazie Padre”.

Fin dal primo incontro con il Signore Gesù, alla giovane età di 18 anni, ho ardentemente desiderato leggere i grandi Padri e Scrittori della Chiesa e devo dirti che con il trascorrere del tempo alcuni di essi sono diventati per me amici che mi accompagnano da quando li ho trovati nel lungo cammino della mia vita: particolarmente Sant’Agostino, San Tommaso D’Acquino, San Francesco di Sales, Santa Teresa d’Avila, Sant’Alfonso de’ Liguori, ecc.

Voglio renderti partecipe di una verità di vita, qualcosa che ho imparato da Sant’Agostino: Agostino è catturato dalla realtà del corpo mistico di Cristo e in tutti i suoi scritti manifesta puntualmente il suo sentirsi membro-parte del Cristus Totum, come lui chiama la meravigliosa verità di fede che Gesù è il capo e noi le sue membra, e come ci dichiara-rivela lo Spirito Santo, in modo particolare, attraverso alcuni capitoli delle lettere di san Paolo.

È così che Agostino afferma con molta forza e ardore che le cose accadute al Capo accadono o devono accadere alle membra, siano esse esperienze di gioia o esperienze di dolore e sofferenza.

Penso in questo momento alle atroci sofferenze dei fratelli che sono passati attraverso i campi di concentramento.

Era il Cristus Totum che soffriva e che attendeva la resurrezione e la glorificazione che sicuramente il Padre ha dato agli innumerevoli fratelli che sono passati per quelle situazioni.

Penso a momenti di intesa gioia che si verificano nelle feste autenticamente vissute nel mondo e penso al Signore Gesù glorificato dal Padre. Come pure penso a tante altre situazioni dolorose dell’umanità nei tempi attuali e che si spiegano o li possiamo comprendere solo alla luce di Cristus Totum sofferente che attende la vittoria della vita e della gloria che viene dal Padre con la potenza dello Spirito Santo.

Carissimo-carissima, desidero davvero con tutto il mio cuore che in te sorga la forte convinzione che non sei solo-sola ma che sei parte integrante di un Totum che è il Cristo sofferente-vittorioso-glorificato dal Padre.

Posso assicurarti che la visione del Cristus Totum a me ha dato molta forza per vivere e superare tante situazioni dolorose incomprensibili, provenienti da atteggiamenti di vera ingiustizia presenti in questo mondo, che se non avessi avuto una visione di fede del Cristus Totum sarebbe sorta nel mio cuore la ribellione, che è un atteggiamento comunque infruttuoso e sterile.

Prego il Signore Gesù che imprima nel tuo cuore la forte convinzione di ciò che ti ho scritto nella presente lettera.

Ti auguro di tutto cuore una vita vissuta in forza della fede-speranza-carità,

Tuo p. Ricardo

Articolo tratto dalla rivista periodica della Koinonia “il KeKaKò”