Lo studio della Cristologia mi ha reso consapevole dell’amore di Dio

La testimonianza di Sylvie

La mia esperienza di studio all’università pontificia Marianum è molto positiva ed importante. Io sono al terzo e ultimo anno del percorso di baccalaureato in teologia. S. Girolamo diceva: “L’ignoranza della Scrittura è ignoranza di Cristo”. Attraverso lo studio assiduo della Sacra Scrittura, unito alla preghiera ho la possibilità di crescere nella conoscenza di Gesù, alimentando così la fede.
Oltre a ciò devo dire che lo studio, per me che sono una donna, ha un valore ancora più grande. Fino a poco tempo fa le donne non potevano accedere alle università pontificie, riservate solo ai futuri sacerdoti. Oggi è possibile anche alle donne ricevere un’adeguata formazione teologica. Questo è un segno di grande apertura da parte della Chiesa, sempre più attenta e sensibile alla formazione dei suoi figli, uomini e donne, perché siano in grado di trasmettere la fede in modo sempre più efficace.
Per quanto riguarda l’ambito pastorale, la formazione teologica mi dà la possibilità di condividere quanto studiato in modo giusto e coerente, per poter edificare il corpo di Cristo. Lo studio è un bene necessario che permette una formazione personale e comunitaria in quanto ciò che si studia è messo al servizio della comunità. Sono grata al Signore e alla comunità per questa grande opportunità di potermi formare, arricchendo così la mia conoscenza. Lo studio è un grande dono anche perché lo possiamo vivere insieme come comunità. Non sono sola ad affrontare questa esperienza, a volte difficile ed impegnativa, ma ho fratelli e sorelle che mi sostengono, aiutano, incoraggiano. Lo studio diventa così anche un modo per poter vivere l’amicizia e l’aiuto reciproco.
Tra le materie che più mi hanno colpito ci sono la patrologia, la cristologia e la storia. La patrologia, per la testimonianza dei padri della Chiesa nel difendere la verità a costo della vita. La loro riflessione è sempre attuale e profonda e mi incoraggia a cercare, difendere, annunciare la verità ovunque il Signore mi mandi.
Lo studio della cristologia, relativo alla natura di Gesù vero Dio e vero uomo, mi ha reso consapevole dell’amore di Dio per le sue creature, in modo speciale per l’uomo. Inoltre mediante lo studio della cristologia ho potuto conoscere di più anche le radici cristiane, il popolo d’Israele, la radice in cui tutti noi siamo inseriti.
Mediante lo studio della storia della chiesa, ho preso coscienza della
strumentalizzazione che in passato si è fatta della religione: si usava il nome di Dio per uccidere, per arricchirsi, per regnare e governare sugli altri. Lo studio della storia in questo senso dovrebbe aiutarci a non ripetere certi errori fatti in passato.
La possibilità di andare alle università pontificie è arricchente anche per le relazioni che si intessono con gli altri studenti. Si ampliano le conoscenze e si ha l’opportunità di fare amicizia, di evangelizzare e di confrontarsi. Al Marianum si sperimenta un clima famigliare, i professori sono molto disponibili, accoglienti e pronti ad aiutare. Un’altra cosa molto bella di questa università è la mentalità che si respira: quella del Concilio Vaticano II. La maggior parte dei professori infatti ha vissuto nel periodo del Concilio per questo ne ha assorbito le istanze e cerca di trasmetterle.
Lo studio aiuta a vivere meglio il nostro essere Koinonia e ci permette di essere testimoni come corpo koinonico. Insieme affrontiamo questo impegno, cercando di integrarlo con la nostra vita comunitaria, fatta di preghiera e servizio. Partecipiamo ogni mese all’incontro di Koinonia, per sentirci parte di un corpo che ci sostiene. Inoltre alcune volte io e un’altra sorella siamo andate ad evangelizzare in Svizzera con p. Olivier dove sta sorgendo una piccola realtà. Ringrazio con tutto il cuore il Signore per questo grande dono di poter formarmi e ringrazio tutti voi per il vostro sostegno.

Sylvie Kabore

Articolo tratto dalla rivista periodica della Koinonia “il KeKaKò”